Biografia

Poggetto InesDi nascita torinese, da una famiglia dagli spiccati tratti antifascisti, classe 1919. Ines Poggetto si trasferisce fin dall’infanzia in Valle di Lanzo, dove è maestra elementare durante gli anni della Grande Guerra e rimane fino al 2007, anno della sua morte. Sempre in quegli anni risiede in casa del cugino comandante partigiano Natale Rolando (“Rolandino”).

Nel 1944 la svolta: il padre, ebreo, viene arrestato in casa durante un’irruzione fascista e, mentre tutta la famiglia fugge, lei e la madre continuano a vivere nella casa di Lanzo. Nel giugno dello stesso anno Ines riesce a raggiungere il padre nel lager di Fossoli, dove lo vedrà per l’ultima volta prima che questi venga deportato ad Auschwitz. Oltre al trauma della morte del padre, Ines deve fronteggiare i continui interrogatori sull’attività clandestina del cugino Rolandino, con il quale anche lei collabora soventemente in qualità di informatrice e di staffetta.

Superati gli anni della guerra e sulla base delle esperienze vissute, fonda nel 1975 sempre a Lanzo un ufficio di corrispondenza dell’Istituto storico della Resistenza in Piemonte. Si tratta del primo nucleo dell’attuale Centro di documentazione di storia contemporanea e della Resistenza “Nicola Grosa”, che tutt’oggi raccoglie documenti, fotografie e cimeli della Resistenza nelle valli di Lanzo.

Proprio le Valli di Lanzo, con la loro aspra caparbietà, quell’essere montagna proletaria, sono l’oggetto della sua vena poetica: attraverso la lingua piemontese Ines Poggetto ne ricorda la storia, la cultura, il clima e ne celebra l’amore. Nel 1988 cura la pubblicazione del volume Pagine di storia lanzese (1943-1945): cronache del Collegio Salesiano S. Filippo Neri e appunti del Vicario teol. Enrico Frasca, edito dalla Società storica delle Valli di Lanzo.