DEP: scritto e parlato
IL DEP – Dizionario Elettronico Piemontese, è costituito da una raccolta di oltre 700.000 forme lessicali piemontesi, generate sulla base di regole grammaticali e fonetiche rigorose, partendo da un dizionario di circa 23.000 lemmi.
Di ogni lemma vengono fornite le forme flesse, di ogni verbo, regolare o irregolare, viene fornita la coniugazione e le relative forme pronominali. Un’ulteriore risorsa linguistica, avente finalità didattiche, è costituita da un insieme di oltre 12.000 frasi, ricercabili con oltre 3.000 parole chiave.
Tutte queste risorse, rese disponibili in forma scritta, possono essere ampiamente sufficienti per chi ha buona dimestichezza con la lingua piemontese parlata. Per chi questa dimestichezza non ce l’ha, si pone il problema di come passare dalla forma scritta alla forma parlata, cioè, data la forma scritta di una parola, conoscere la corrispondente resa sonora.
A parte le regole di pronuncia illustrate nel documento allegato, quale ulteriore supporto per l’apprendimento della lingua piemontese, il DEP mette a disposizione la registrazione sonora di oltre 10.000 lemmi.
Si tratta dei termini più peculiari della lingua piemontese, caratterizzati da fonemi che non trovano corrispondenza con la lingua italiana.
Naturalmente, la registrazione proposta vuole essere un esempio di pronuncia, con particolare riferimento alla variante torinese, senza voler con questo disconoscere la variabilità di accento che si può riscontrare in aree diverse del Piemonte.
In ogni caso, per ciascuno vale la regola: “les cum et parle”.