Piemunteis.it » Stüdi » B. A. Terracini » La lingua delle canzoni popolari piemontesi
A chi indaghi la fortuna della poesia popolare, il Piemonte appare come una regione degna di particolare interesse: in Piemonte è, come ognun sa, vivace e feconda la tradizione dei canti di genere narrativo che, propagatisi dalla patria Francia, presero dal Piemonte le mosse per scendere con forza decrescente lungo la restante Italia; d’altra parte appunto alcune regioni del Piemonte segnano l’ultimo limite settentrionale cui sia giunta la forma di canto più propriamente italiana: lo strambotto.
In queste condizioni si formò in Piemonte una specie di lingua poetica che, pur rivestendosi per qualche parte delle varie tinte locali, è comune nel suo complesso a tutte le terre subalpine. Sarebbe mia intenzione lo studiare la formazione di questo idioma che presenta, in uno stadio primordiale, tutte le caratteristiche di un vero idioma letterario e, solo di lontano e più lentamente, segue lo svolgersi della lingua parlata. Poiché, se esso non ebbe a subire l’influsso conservatore della scrittura, per compenso, assai più fortemente che gli idiomi letterari propriamente detti, dovette sottostare ad esigenze metriche e melodiche, e soprattutto dovette irrigidirsi sotto l’assai rapida ed estesa costituzione di frasi e di forinole tradizionali contro le quali la poca o nulla personalità dei cantori popolari era incapace di reagire.
Nella formazione di questa lingua è facile distinguere parecchi elementi che possono formare oggetto separato di ricerca. Anzitutto conviene vedere quanto e come sopravviva l’elemento francese, quindi in quale guisa irrompa l’influenza italiana forse meno antica, ma, da un secolo almeno, sempre più forte. Resterà infine da studiare la materia propriamente indigena nelle forme arcaiche che si possano essere conservate, nel suo vocabolario, nella sua sintassi e nella varia misura con cui essa seppe adattarsi alle varie parlate locali.
(tratto dall’introduzione dell’autore)
La lingua delle canzoni popolari piemontesi di B. A. Terracini
Vincenzo Bona, Tipografo di S. M. e dei RR. Principi, Torino 1914
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